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Il cavallo di Troia della Monsanto pascolera' nei campi dell'Unione Europea Agri-business. I semi della distruzione. Dal controllo del cibo al controllo del mondo

Il cavallo di Troia della Monsanto pascolera' nei campi dell'Unione Europea

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Data di pubblicazione: 24 Febbraio, 2015
Cortesia Traduzione di Dr Vittorio Verzillo PhD

La Monsanto è appena riuscita ad introdurre un mastodontico cavallo di Troia all'interno dell'Unione europea. E' appena stato stipulato un marcio compromesso che consentirà ai governi nazionali di decidere individualmente se vietare o meno le colture OGM sui loro campi, tra grandi plausi sia di coloro che sono a favore degli OGM, sia di quelli che sono contro. Il Ministero dell'Ambiente tedesco ha subito annunciato che prevede di introdurre il divieto di coltivazione per tutte le colture OGM. Sembrerebbe una vittoria per la salute pubblica ed una decisiva sconfitta per la Monsanto statunitense, la più grande produttrice al mondo di semi OGM brevettati e del tossico erbicida associato, il Roundup. In realtà si tratta di una sconcertante sconfitta per la gente e si tradurrà in una massiccia diffusione di colture OGM nell'Unione europea, per la prima volta.

Il 13 gennaio, il Parlamento Europeo di Strasburgo ha approvato una legge che consente agli Stati membri di decidere in merito alla produzione di OGM, con 480 voti favorevoli, 159 contrari e 58 astensioni. E' stata presentata come una vittoria per tutti, ma e' in realta' una sconfitta. La determinata resistenza della UE alla devastante diffusione delle colture OGM, durata oltre due decenni, è appena crollata, anche se molti credono che sia accaduto il contrario.

La situazione fino al 13 gennaio nella UE era che, nonostante la corrotta Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA NDT) in Bruxelles e nonostante i corrotti commissari europei, che hanno più volte mostrato di essere disponibili a fare compromessi a spese della sicurezza alimentare e della salute nella UE, la Monsanto, i potenti Stati Uniti e la lobby agroalimentare, che riesce ad essere molto "persuasiva" nei corridoi bui di Bruxelles, erano stati in grado di farla franca soltanto per la coltivazione di una sola pianta OGM dal 1998, il mais MON810 della Monsanto. E più del 90% di tutto il mais OGM MON810 nell'UE è coltivato in Spagna, dove gruppi olandesi ed altre giganti multinazionali agroalimentari hanno un'enorme influenza. La restante piccola percentuale viene coltivata in Portogallo e Repubblica Ceca.

Ciò in pratica significava che, prima di questa nuova legge e ad eccezione della Spagna meridionale, l'UE era praticamente priva di OGM. E di questo, Monsanto ed i loro amici della Fondazione Rockefeller non erano affatto contenti. L'opposizione agli OGM dell'UE è stata utilizzata da numerosi paesi più piccoli in via di sviluppo, in Africa, Asia e altrove, come un argomento di supporto nel negare l'autorizzazione di coltivazioni OGM sul proprio territorio. Adesso, la Monsanto e' appena riuscita ad introdure un enorme cavallo di Troia in favore degli OGM nell'UE.

Il diavolo nei dettagli

Il diavolo è nei dettagli della nuova legge-compromesso. Bruxelles e la corrotta EFSA hanno altre sette piante OGM "in cantiere" per l'approvazione per la coltivazione commerciale, a parte il MON810. Il nuovo voto del Parlamento europeo significa che, quasi certamente, adesso queste sette varieta' cominceranno ad essere coltivate nel territorio dell'UE. C'e' da aspettarsi che I governi pro-OGM di Gran Bretagna e Olanda daranno entrambi l'OK alle colture OGM. Entrambi sono fortemente influenzati dall' "agribusiness" internazionale e dalle grandi multinazionali agroalimentari pro-OGM, come il gigante anglo-olandese, Unilever.

Lo scorso novembre la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo aveva votato in favore dell'imposizione di forti misure di controllo e garanzia sulla coltivazione di OGM. Ma poi il progetto di legge è passato alla ratifica trilaterale - da parte di Consiglio Europeo, Commissione Europea e dai rappresentanti del Parlamento - per emendamenti. Infine, il 3 dicembre è stato introdotto un accordo che in pratica ha privato l'iniziale disegno di legge della gran parte delle restrizioni e misure di garanzia. Anche se la possibilita' di ciascuna nazione di optare contro gli OGM e' rimasta, tale "opt-out" sarà consentito solo in circostanze molto limitate.

Marco Contiero, direttore della politica agricola di Greenpeace UE ha affermato: "I ministri dell'ambiente dicono di voler dare ai paesi il diritto di vietare le colture transgeniche sul loro territorio, ma il testo su cui si sono accordati non garantisce ai governi un diritto legalmente solido. Lega loro le mani, poiche' non consente di utilizzare la prova di un danno ambientale allo scopo di vietare la coltivazione di OGM. Cio' implica che i paesi che vogliono dire 'no' alle colture OGM vengano lasciati esposti agli attacchi legali da parte dell'industria biotech." José Bové, membro del Parlamento europeo dei Verdi francesi ed oppositore degli OGM, aggiunge:" Nel breve termine, questa riforma consentirà alle multinazionali come la Monsanto di sfidare i divieti nazionali in seno all'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio, World Trade Organization, WTO; NDT) oppure, se accordi di libero scambio, del tipo TTIP, verranno finalizzati, in tribunali arbitrali".

La nuova legge ha eliminato ogni responsabilità di agricoltori o aziende che piantano OGM, nel caso in cui i loro semi si diffondano in terreni agricoli adiacenti portati dal vento o altro, cosa che accade frequentemente. Come pure, le regole che governano il commercio con l'UE renderanno illegale, per gli stati membri, il controllo delle importazioni di prodotti OGM, anche se ne vietano la coltivazione. Fino ad ora, l'unica possibilita' per l'importazione di OGM era prevista in un accordo-escamotage con il cartello del grano statunitense, che ha consentito l'ingresso in UE di mangimi contenenti mais e soia OGM. La nuova legge estendera' cio' alle colture OGM in generale che inizieranno ad essere coltivate all'interno dell'UE, per la prima volta su larga scala.

Peter Melchett, dell' Associazione per il Terreno del Regno Unito, ha detto che la nuova legge "non obbliga i vari paesi a garantire che eventuali colture OGM ​​non contaminino le aziende prive di OGM, né ad assicurare che il costo di qualsiasi contaminazione ricada sulle spalle delle aziende OGM, che hanno la proprieta' dei brevetti su tali prodotti, e non sugli agricoltori o sulle imprese alimentari che subiscono la contaminazione. In pratica, l'intero settore dei prodotti biologici, in rapida crescita in Europa e che potrebbe raddoppiare entro il 2020 , è in pericolo; come lo sono i diritti di chi vuole comprare alimenti senza OGM " .

Una cosa e' certa; questa corrotta legge-compromesso si tradurrà nell'aumento di colture OGM e nell'uso dell'erbicida tossico glifosato in tutta l' UE, dato che ora la situazione verra' sfruttata senza scrupoli da Monsanto e simili, per piazzarsi "di fatto" sul mercato e per introdurre gli OGM nel modo più esteso possibile e con il minimo di regolamentazione.

Prima apparizione: "New Eastern Outlook" http://journal-neo.org/2015/02/24/monsanto-s-trojan-horse-will-eat-in-eu-fields/

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